"Avevo dodici anni e seguivo già questo istinto, solo che avevo paura che potesse far soffrire qualcuno..." La persona De Leo N. , come è nominata nelle perizie psichiatriche che analizzano la sua transizione da Nicola a Nicole.Nulla è più intimo ed allos tesso tempo più sociale della propria identità sessuale. "Non pensavo potesse essere così difficile. Pensavo bastasse una decisione. La decisione c'è stata..." e il cocumentario ne racconta le conseguenze lungo un arco temporale di quattro anni.
Nicole vive sospesa nell'atmosfera surreale del carnevale di Venezia dove lavora proprio in un negozio di maschere e costumi. E' impetgnata come attrice in uno spettacolo dai continui travestimenti. Si prostituisce in strada per finanziare i trattamenti cosmetici. Sono palcoscenici della memoria che la guidano aecondo le procedure previste dalla legge al tanto atteso intervento chirurgico di rettificazione degli attributi sessuali e dell'identità sessuale anagrafica. Un percorso lungo e doloroso, soprattutto sotto il profilo psicologico. Vissuto nella solitudine esasperata dalla continua ricerca della madre, che non la vuole vedere perché non accetta che suo filgio possa diventare presto sua figlia.
Una storia personale. Non è un'inchiesta giornalistica e nemmeno un reportage di costume che indaga il fenomeno, così intimo e quindi individuale. Piuttosto è il racconto emoitivo di una vicenda vissuta in prima persona., che nella sua dimensione paradossale ed emblematica, agisce come una lente d'ingrandimento dei bisogni, delle paure e delle speranze di ogni essere umano impegnato con grande sacrificio e coraggio nella realizzazione della propria identità.