Simone è un operaio mite e inoffensivo la cui vita viene stravolta dal tradimento della moglie con Sergio, amico di famiglia e giovane sindacalista. A complicare le cose arriva il licenziamento e Simone, sconvolto, decide di ritirarsi sulla ciminiera della fabbrica in cui lavora. Il folle gesto da luogo ad un equivoco clamoroso: la pena d'amore chje porta Simone sulla ciminiera viene scambiata per protesta contro il sistema e diviene emblema degli operai in lotta. AI piedi della ciminiera incomincia a raccogliersi un folla di curiosi e di rappresentanti delle maggiori istituzioni politiche , sindacali e "televisive", tutti desiderosi di strumetnalizzare l'evento per il proprio tornaconto. La vicenda personale viene trasformata dai media in caso nazionale che sfugge così dalle mani del protagonista per diventare ostaggio di un meccanismo perverso bisognoso di simboli, asservito alle soli leggi dell'intresse e dell'ostentazione. La commedia degli equivoci si mescola all'assurdo, i valori e i sentimenti si perdono per andare ad alimentare le più diverse ideologie. Fino a quando SImone, stanco ed esausto, non decide di scendere.
Liberamente ispirato a Bunuel e al suo "simon del desierto", un film che mescola colore a bianco e nero, un'ardita commedia degli errori che scolora nei toni del surreale e dell'assurdo, la storia di un uomo inchiodato ad una vetta; la fiaba moderna e sconsolata, il carosrello vivace e caotico attorno ad un uomo, solo, sulla "ciminiera" del mondo.