NANCY

NANCY

Nancy è una una bugiarda patologica che per
sfuggire dalla propria siderale ordinarietà
cerca di costruire elementi di eclatanza che
spezzino la prigione d’invisibile solitudine in
cui è rinchiusa. La tristezza si amplifica con la
morte della madre. Per caso, Nancy assiste a
un programma televisivo imperniato sui casi di
persone scomparse. C’è una coppia di genitori,
Ellen e Leo Lynch (J. Smith Cameron e Steve
Buscemi), affranti per la sparizione della loro
bambina). Dopo oltre vent’anni viene mostrata
alle telecamere una fotografia che ricostruisce
le sembianze che dovrebbe avere da adulta.
Forse quella bambina scomparsa potrebbe
essere lei. Si acconcia il più similmente alla foto
segnaletica della figlia scomparsa e si precipita
a conoscere la coppia vista in televisione. A
casa dei Lynch, Nancy dovrà aspettare per
qualche giorno il referto del test del DNA...


REGIA DI CHRISTINA CHOE
CON ANDREA RISEBOROUGH, STEVE BUSHEMI

Noi siamo la marea

Noi siamo la marea

La storia si svolge in una cittadina costiera tedesca in cui la marea all'improvviso si è portata con sè i bambini del paese, inghiottendoli nei suoi flutti, per poi scomparire insieme a loro. Dopo anni di ricerche vane ed inconcludenti, due giovani ricercatori decidono di ritornare sul luogo della sparizione per riaprire il caso e cercare una soluzione. La loro presenza è poco tollerata dagli abitanti del paese che vivono incollati al loro dolore e incapaci di elaborare il lutto della perdita, ad eccezione della giovane Hanna, unica sopravvissuta alla scomparsa di massa. La ricerca dei due giovani protagonisti andrà ben oltre il fenomeno fisico e si addentrerà negli spazi più profondi e rarefatti dell'animo umano, scoprendo risposte possibili a domande universali e circolari. 

Vincitore del premio del pubblico al Torino Film Festival. 

REGIA DI SEBASTIAN HILGER. 
CON MAX MAUFF, GRO SWANTJE KOHLOF, LANA COOPER. 
PRODOTTO DA EDGAR DERZIAN. 

PARSIFAL

PARSIFAL

In un tempo oltre il tempo, nella terra desolata ha luogo il viaggio apocalittico del puro folle, l’uomo che, smarrita ogni certezza ( perfino quella di una propria identità biografica o di una memoria storica ) può inconsapevolmente forgiare un nuovo modo di “essere nel mondo” nella fiduciosa rinuncia alla propria volontà, attraverso la compassione.

Un’esperienza totale della prattica dell’essere, antagonista a quella del fare, dèmone dell’Occidente.

 

Vincitore del Flickers Rhode Island International Film Festival

SCRITTO E DIRETTO DA MARCO FILIBERTI

CON MATTEO MUNARI, DILETTA MASETTI, GIOVANNI DE GIORGI, LUCA TANGANELLI, ELENA CRUCIANELLI, ZOE ZOLFERINO e MARCO FILIBERTI nel ruolo di AMFORTAS

 

 

L'INEVITABILE

L'INEVITABILE

All’inizio era il verbo e così sembra che sarà anche alla fine dei tempi. La civiltà occidentale è intrisa della concezione cristiana del tempo come freccia puntata verso un ineluttabile destino. E’ un tempo escatologico ( ???????, éskatos=ultimo + ?????, lógos, corrispondente al latino verbum e all'ebraico ??? davar) che alla paura della morte, ormai vinta dopo l’avvento del messia, ha sostituito l’angoscia per il giudizio.

Il setting scelto da Castellani è appositamente un non luogo, una casa abbandonata in mezzo a campi sterminati e deserti, in un non tempo che forse si situa negli anni 30, gli anni dei fascismi, ma gli abiti puritani della donna non vedente rimandano ad un’epoca più antica, dominata dal pudore vittoriano. Ci sono forze potenti all’opera ma delle quali i protagonisti hanno notizia solo da una vecchia radio che è un chiaro tributo a La Guerra dei Mondi , la trasmissione radiofonica con cui Orson Welles terrorizzò l’America. Non è chiaro cosa si sia palesato, si ha l’impressione di una divinità ctonia che ammicca a H.P. Lovercraft, forse non è ciò che era scritto nel libro.

Tutto è insinuato ma nulla è esplicitato nella narrazione del film, dove la parola, il logos, è al centro di una meccanica che anziché dipanare l’intrico sembra seminare dubbi. La verità non si svela allo sguardo è qualcosa che va ricercato all’interno di sé stessi, la vista non è quindi di alcun vantaggio, anzi distrae dalla realtà profonda delle cose. Forse Juana che è cieca, ha la percezione più esatta degli accadimenti ed ha i migliori strumenti per interpretare le intenzioni del misterioso profeta che, interpretato da Javier Godino, infrange con la sua presenza gli equilibri di una famiglia che appare disorganica.

Alla fine dei tempi la speranza si dissolve, la fede vacilla e la disperazione irrompe inscenando una tragedia dal sapore greco che si pensava ormai estinto.

Un film di Fercks Castellani

 

Cast artistico:

Daryna Butryk, Luciano Cáceres, Javier Godino, Juana Viale, Carlos Portaluppi

 

Cast tecnico:

Regia:                 Fercks Castellani

Soggetto:            Fercks Castellani

Art Director:      Nora Busto

Musiche:            Nicolás Iaconis

Fotografia:         Eduardo Pinto

Produttori :         Tomás Gonzalez Montalvo, Fercks Castellani

 

Paese di origine, Argentina

Anno: 2021

Genere: horror/thriller/mistery

Durata: 97 min.